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Calcio "popolare" quando i valori superano il business

Tanti si chiedono se sia giusto che intorno al mondo del calcio gravitino così tanti soldi. Società che spendono e spandono, giocatori con stipendi da nababbi, ed un business molto maggiore a quello che riescono a produrre tante nazioni. Ovviamente rapportare tutto ciò con il periodo di crisi in cui viviamo, per il fatto che parliamo appunto di un "giuoco" stona maledettamente, ma vi è una logica ben precisa e sopratutto numeri che nella maggior parte dei casi non mentono (ne parleremo nel prossimo articolo). E' giusto sapere che la percentuale delle società "Paperone" rispetto a quelle non professioniste è bassissima, ma l'impatto mediatico che hanno fa si che siano sempre sotto i riflettori. Proprio per questo oggi vogliamo scrivere delle società "squattrinate", cioè quelle società che i Cristiano Ronaldo ed i Messi li vedono solo alla Playstation per intenderci, i cui giocatori lottano su campi tante volte impolverati solo per l'amore che nutrono nei confronti di questo sport. Noi italiani come del resto accade in tanti altri paesi del mondo nasciamo con il "culto" del calcio, perché oltre alla spettacolarità è un gioco economico, basti ricordare a quando si era ragazzini e con pochi spiccioli si comprava un pallone (Super Santos o Super Tele su tutti), e per fare le porte bastavano degli zaini o semplici pietre. Chi aveva un pallone di cuoio era già un convocato indispensabile a dispetto delle reali capacità calcistiche. Era un calcio in cui bastava poco per generare partite epiche che si protraevano fino allo sfinimento dei giocatori, partite che duravano ore ed ore, dove rincorrere il pallone per segnare qualche gol era l'unico "stipendio" percepito. Il calcio "economico" non è un qualcosa che avviene solo da ragazzini, ma bensì è una realtà che vive ogni giorno chi non è un professionista. Qualche centinaio di Euro al mese come rimborso spese, per allenarsi tre o quattro volte a settimana, spendendo l'unico giorno libero in trasferte che tante volte sono avventure sia per i posti e sia per i campi in cui si gioca, rischiando infortuni che potrebbero minare i lavori (quelli realmente retribuiti)che tutti i giocatori devono fare per potersi mantenere. In questa stagione abbiamo avuto la possibilità di ammirare due squadre dilettantistiche inglesi farsi strada nella FA Cup a suon di risultati incredibili. Stiamo parlando ovviamente del Sutton United e del Lincoln City, dove la prima è arrivata fino agli ottavi della competizione calcistica più antica del mondo, mentre la seconda addirittura ai quarti. Il Sutton gioca su un sintetico di terza generazione finanziato interamente dal suo allenatore Paul Doswell che per la cronaca non percepisce alcuno stipendio, mentre il bomber del Lincoln fa il barbiere per intenderci. Anche in Italia non mancano le storie di "piccolo" grande calcio, vi è infatti un "movimento" sempre più in espansione denominato "calcio popolare" dove si corre e si fatica solo per il piacere di farlo, diventando testimonial di un calcio bello, fatto di tanto agonismo e passione. Questa realtà non è ben conosciuta ma vanta alcune eccellenze come quelle della Stella Rossa 2006 di Scampia che milita nella seconda categoria campana e della Russo Sebastiano Calcio che milita nella prima categoria girone D siciliano(giusto per citare due società dove nessuno dei tesserati percepisce alcun tipo di stipendio o rimborso). Abbiamo avuto la possibilità ed il privilegio di parlare telefonicamente con il Mister della RSC (Russo Sebastiano Calcio) A.Musumeci per farci spiegare cosa gira dietro una squadra come la loro, e ciò che ne è emerso è una gran passione condita dall'orgoglio di far parte di un progetto sano, solido ed istruttivo, dove il calcio (quello giocato e quello insegnato) è l'unica cosa che conta. La Stella Rossa 2006 e la RSC sono paladine nel promuovere la cultura dello sport e per questo meritano di essere elogiate a prescindere dai risultati ottenuti in campo (credeteci non mancano neanche quelli). Probabilmente non vinceranno mai una Champions League ma in realtà vincono trofei ad ogni allenamento, ad ogni gol fatto o subito, vincono trofei ogni volta che scendono in campo.

L'invito che possiamo farvi è quello di seguire questo movimento e queste società, anche per prendervi una boccata d'aria da quel calcio dove il dio denaro regna sovrano, e vi assicuriamo che non ne rimarrete delusi.

Ritratto di NostradamusbeTeam

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Calcio

Comments

Ritratto di Marco R.
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Non avevo mai sentito parlare di queste iniziative e sono felice di aver letto questo articolo. Da ora sicuramente inizierò a seguire di più questi progetti!
Ritratto di claudio
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Queste sono realtà molto importanti ed avete fatto benissimo a parlarne. bravi voi e queste società!
Ritratto di Vincenzo
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Ho appena letto il vs articolo e devo farvi i complimenti perche dice cose vere e importanti che purtroppo al giorno d 'oggi vengono spesso dimenticate. Viva i veri valori del calcio e complimenti alla RSC e alla Stella Rossa di scampia
Ritratto di Eugenio F.
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Vi voglio fare i complimenti perchè avete pubblicato fino ad ora articoli di qualità e non è una cosa scontata visto quanta immondizia ci sta sul web. Vorrei estendere i miei complimenti anche alle persone che rendono possibili queste realtà come quella del calcio popolare.

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