
La Serie A continua ad essere viva
C'è tanta superflua esterofilia nel dover continuamente, e in modo cieco, denigrare il proprio calcio a favore del bellissimo che c'è fuori. Sia chiara una cosa, da subito. Il problema del campionato italiano sta nel livello suo se paragonato ad altre forze europee (ma non dimentichiamoci della Roma), ma, visto che a poche giornate dal termine non vi è ancora alcun verdetto, viene da farsele due domande. Da questo weekend il Manchester City, il PSG e il PSV Eindhoven sono rispettivamente campioni d'Inghilterra, di Francia e d'Olanda. Le tre compagini fanno compagnia al Bayern Monaco, che già da una settimana, era, come previsto ad agosto, campione di Germania. In Spagna il Barcellona ha ben 11 lunghezze su un Atletico Madrid concentrato in Europa League e 15 sul Real Madrid, in piena corsa per la Champions League. Insomma, anche in Spagna tutto deciso.
Ed ecco che l'Italia risulta essere il campionato più aperto, anche se i punti di distacco tra Juventus e Napoli sono diventati 6 e, a mio modo di vedere, iniziano ad essere tanti. Però ci sono ancora match importanti e uno scontro diretto da gustare il 22 aprile all'Allianz Stadium. La lotta inoltre per gli altri due posti di Champions League è serratissima. Pareggiano tutti, e quindi Lazio e Roma 61, Inter 60. Più staccato il Milan a 53, che farebbe meglio a guardarsi le spalle dalle coriacee Fiorentina e Atalanta, e a concentrarsi per la finale di Coppa Italia del 9 maggio. Occhio a Sampdoria e Torino che potrebbero inanellare ottimi risultati e sperare in una vittoria della Juventus in Coppa Italia, in modo da rendere europeizzabile il 7° posto. Mentre Bologna e Genoa sembrano le uniche due squadre senza obiettivo, tutte le altre, da Udinese in giù, sono tutte a rincorrersi per evitare la B. Occhio agli scontri diretti e agli stati di forma. Nota di merito al Benevento che, nonostante la classifica deficitaria, continua a giocare un ottimo calcio. Peccato essersi accorti di Diabatè con qualche giornata di ritardo.
La mia non vuol essere una mitizzazione del prodotto calcistico di Serie A, ma un monito per restare realisti. Proveniamo da una settimana in cui in Champions League le italiane hanno ridisegnato alcuni paletti sui presunti gap tra italiane e straniere. Il gap c'è, ma è in gran parte economico. Ma lì ci puoi fare poco, non puoi fabbricarti i soldi. A più riprese ci si può demoralizzare per questo, ma il campionato continua ad essere un prodotto vivo, nonostante la superiorità della Juventus. Anche il derby di Roma ha vissuto un'intensità importante, nonostante le fatiche di coppa (e che fatiche) dei club romani. Forse non sarà un campionato in cui il vincitore fuoriuscirà dall'ultima giornata, ma almeno ci risparmieranno il mese di noia che vivranno Premier League, Bundesliga e Ligue 1.

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